Lasciatemi sfogare . . .

Lasciatemi sfogare . . .

Mi son chiuso in garage sabato, mi son messo a smanettare sulla Tuono per scacciare il brutto pensiero, per non accettare questo fatto orrendo che un’altro mio amico non c’è più . . . per non lasciarlo andare via .

Melo vedo davanti che mi dice ehi Andre . . . ho fatto una cazzata in quella curva, so arrivato un po’ largo marianna cane è arrivata sta panda . . melo vedo in tuta col casco in mano e gli occhialini, col sorriso malinconico e tutto dispiaciuto . .

Aveva preso il monster, che forse già voleva chiudere un po’ il gas e prendere una moto più da girata al mare che da sparata . . magari era l’ultima girata in strada chissà . . . magari aveva già capito prima di me che la strada è troppo pericolosa e ci si diverte solo in pista o a fare enduro in mezzo al fango come bimbi .

In effetti l'aveva detto, misorrotto . . .

Vedo quella panda in foto con due strisciatine sul fianco . . roba che non fa pensare a niente di grave . . . eppure aveva tuta, casco, esperienza . . . eppure è successo .

Mia moglie dice che sembra morta una parte di me . . . è così infatti . . .quando perdi qualcuno che hai dentro perdi un pezzo di te . . . e devi ricostruirlo, ci vuole tempo.

Nulla possiamo più fare, solo riflettere e capire se c’è un modo perché non succeda più

Mi sento responsabile perché era mio amico, condivideva la mia passione e sene nutriva, come me e tutti voi .

Vorrei che si cercasse di prendere coscienza di quello che accade, vorrei che non fosse solo un fatto da ricordare ma anche qualcosa che ci portiamo dietro ogni volta che andiamo in strada anche solo per prendere un caffè .

Non voglio fare moralismi o roba simile, la sfiga se arriva arriva lo dico sempre, vorrei solo tenerla il più lontano possibile da tutti, vorrei solo che ognuno di noi si fermasse un minuto a pensare e riflettere .

Personalmente se riesco a mettere in strada la Tuono terrò il 450 solo per pista o enduro, per strada voglio riscoprire quel senso di libertà che era per me la moto . . . viaggiare, fare il CTC o l’Elba con calma, andare a trovare Gino o sulle dolomiti, assaporare il contesto e non solo l’asfalto . . . il piacere di sentirmi libero . . . senza alcuna fretta, evitando il più possibile la sfiga .

Vi voglio un mondo di bene .

Io sono uscito ieri mattina in moto. Avevo la testa da un'altra parte.
Ci eravamo sentiti per messaggio sul forum da mercoledì a venerdì per gli adesivi che gli dovevo fare prima del raduno KTM. Ci avrebbe infamato venendo con la sua Honda.
Mi sembra ancora impossibile. Non ci VOGLIO credere.
Paolo

Sfogo plausibile e condivisibile presidente.
Ci eravamo ricostruiti una piccolissima parte di noi,dopo quasi due anni dalla scomparsa di Brabrabra.
Ecco un altro dramma,un altra tegola che fà vacillare in maniera potente la passione della moto.
Impossibile non esserne toccati,due anni e due volte ci ritroviamo a girare in tondo come automi senza cervello.
La mia moto é ferma da mesi ormai,e non perche sia rotta......da ieri la guardo con ancora più distacco ma........come fare a non pensare alla passione che ci porta su quegli ammassi di ferraglia plastica e gomma???
Purtroppo sono ancora una volta troppo lontano per abbracciarvi in questi tristi momenti.
Ma per Riccardo ora,come per Francesco prima,la mia anima é li.....in quei due sfortunati luoghi,della nostra bella Toscana.

Davanti a tragedie come questa ogni reazione è legittima.
Nessuno di noi è nella coscienza, nel cuore degli altri, e ognuno ha un suo modo di elaborare il dolore. Un dolore immenso, che a neanche due anni dalla morte di Francesco si abbatte come una mazzata sulle teste mia e dei miei amici. Andrea mi ha dato la notizia esordendo con "ne è morto un'altro..."
Fra le braccia dell'Ilenia e i singhiozzi ripetevo "che cazzo è?! una roulette russa?!"
Non Riccardino, pensavo, e poi pensavo lui come chiunque altro...
Anche se tutte le volte che mi vedo sfilare accanto un mucchio di ragazzi con la manetta aperta penso "non la guido io la sù moto..." è impossibile, almeno per noi ""grandi"" non sentirsi in parte responsabili per quello che accade anche agli altri. Si chiama "sviluppo della personalità genitoriale", in psicologia.
Difficile non imputare le colpe delle disgrazie a questa passione che il più delle volte ci ha lei e non abbiamo noi. Difficile non reagire con un sacrosanto "ma vaffanculo a tutto!"
La tentazione è quella di mollare, non concedere più niente a un qualcosa che ci costa, oltre che economicamente, di dolore, di disperazione. E' normale chiedersi a cosa può servire, tutto 'sto baraccone: il gruppo, i ritrovi, le pistate, i corsi, le giornate passate ad organizzare qualcosa che ci potrà portare, nella migliore delle ipotesi, ad un "grazie" sincero, ma che sfuma in un baleno in situazioni come queste.
Credo fermamente che la risposta stia proprio nel fatto che col nostro esempio, col nostro apporto, si può dimostare che la nostra passione può essere vissuta formando una "famiglia", una compagnia di amici nella quale ci si trova, ci si confronta, ci si accorge dei rischi e si assume coscienza. In una famiglia ci si educa a vicenda.

Una famiglia è legata quasi sempre da momenti belli, piacevoli, nuovi arrivi e distacchi; nascite e lutti. Teniamoci soltanto vicini fra di noi, perchè in momenti come questi, i miei amici sono il mio unico conforto.

Pres...ci siamo visti di persona solo alcune volte, compresa quella bella giornata di enduro alla quale doveva partecipare anche rikka.
Penso tu abbia capito il legame strano che c'era tra me, marco e lui.
Litigavamo tantissimo, tutti e tre, in continuazione.
Era un susseguirsi di incazzature: rikka ha tenuto il muso a marco per sei mesi dopo che lui ha venduto il suo CRF.
Ora era la mia volta, dopo che lo avevo fatto incazzare con la storia dell'enduro.
Però ci volevamo bene, quello strano bene che c'è tra i fratelli che litigano sempre ma che ogni volta si ritrovano.
Ho trascorso il pomeriggio nel box di marco, per montare la nuova pompa freno sulla sua YZ.
Lui ha attaccato l'articolo al muro, quello con le foto prese da Facebook. Ogni tanto ci buttavamo l'occhio..
Spesso, praticamente ogni volta che ci vedevamo, marco scherzava con me dicendomi che ero uguale "al mì fratello".
Lo stesso facevo io con lui quando volevo prenderlo un po' in giro.
Rikka faceva altrettanto con ciascuno di noi due.
Ultimamente poi, nelle conversazioni con marco (a me era riservato il periodico trattamento del silenzio), rikka mi chiamava "il pilota" perchè lo prendevo in giro con la storia dell'enduro..
Insomma, trovare ogni volta un nuovo modo per far incazzare rikka era ormai il nostro sport preferito, e lui lo sapeva bene.
Tant'è che stava sempre al gioco.
Su tre volte che ci si sentiva se ne litigava quattro.
Ma gli volevamo davvero un sacco di bene, prova ne è il fatto che era sempre, SEMPRE nei nostri pensieri e nei nostri discorsi.
Anche stasera in quel garage, nonostante i nostri sforzi per cercare di evitarlo, rikka è entrato nella conversazione più volte.
Abbiamo parlato un casino con marco, come facciamo sempre.
Abbiamo parlato di quanto, in fondo, eravamo contenti che avesse preso il monster, perchè per noi significava fare un sacco di giri insieme.
Quest'anno volevamo fare giri al mare, CTC, elba...e perchè no, vacanze estive in moto.
Avevamo in serbo due frecciate da fargli travasare la bile.
La prima riferita alla sua firma qua, sul nostro forum, da cui gli volevo consigliare di togliere la foto in moto da enduro (tanto un sei bono!)
La seconda relativa al nuovo mostriciattolo, il monster.
Aspettavamo soltanto di vederlo dal vivo per commentare il fatto che l'avesse pagato come una moto intera ma che gliene avessero rifiliata una senza radiatore!!
E lo sappiamo che avrebbe reagito come al solito: ribattendo, gonfiandosi tutto, diventando paonazzo e arrabbiandosi.
Ma ci avrebbe riso, TANTO, sicuramente.
Pres sono un paio di giorni che ci sentiamo come se ci mancasse un pezzo, e lo sai bene che effetto fa.
E' strano come una persona possa entrare nella tua vita per un tempo relativamente breve e al tempo stesso riesca a permearla così profondamente.
Rikka ci era riuscito perchè -non è retorica- era davvero un ragazzo d'oro.
Aveva sempre una battuta pronta per tutti, era sanguigno e si arrabbiava facilmente ma altrettanto facilmente sbolliva.
Ciò che mi piaceva più di lui era il suo carattere irascibile, la sua competitività ad ogni costo e le sue assurde convinzioni granitiche in campo motociclistico (come per esempio la presunta affidabilità del cierreffe ICCSE).
A più riprese ho gufato in pubblico e privato una sonora sbiellata di quell'ammasso di alluminio marcato honda.
Niente, quel trespolo continuava ad andare. Più lo usava e meglio andava.
Una rabbia...
Probabilmente se si fosse avverata la gufata rikka sarebbe ancora con noi. Ed io avrei un valido motivo per scherzare ancora con lui.
Se esistesse la possibilità di parlargli gli vorrei dire soltanto questo: "bravo cretino! guarda che casino hai fatto! Lo vedi come stiamo tutti da cani? 10.000 euro di moto e vai a centrare una panda..SEI PROPRIO UN FERMONE DI MERDA! TI DOVREBBERO DARE IL SULKI A TE, ALTRO CHE I' CIERREFFE ICCSE!"
Ecco questo gli direi, e so già che si incazzerebbe come una iena, come al solito.
E io certamente mi farei l'ultima grossa risata insieme al NOSTRO grande, grandissimo rikka dal cuore d'oro.
Scusatemi il pappiè, ma visto che l'argomento si chiama lasciatemi sfogare ne ho approfittato per buttare giù due righe su quello che penso di tutta questa orribile faccenda.
Una cosa è certa: ci ha scosso tutti quanti, tanto.
Riprova ne sono le molteplici riflessioni di ciascuno di noi a proposito della strada e della sua pericolosità.

nIkO_mx

Ciao ragazzi! Anche se non lo conoscevo e conosco pochi di voi, ho parlato con qualcuno, sono in questo forum da circa 1 mese e mi sento 1 po parte e un po intruso in questo caso...anche l'altro giorno ho incontrato 2 di voi sulla futa anche se non vi avevo mai visto ero sicuro che nel gruppo di motardisti c'era qualche sommeliers, però mi sentivo a disagio non era sicuramente l'occasione per conoscersi, voi volevate rivedere il vostro amico...
A me l'accaduto ha fatto riflettere moltissimo in questi giorni perchè lo sento più vicino della solita notizia al tg anche se fa male anche quella, ma sentire tutti voi che gli stavate cosi vicino che vi ricordate e sentite particolari ancora vivi dentro di voi, doveva essere fortunato ad avervi...sicuramente adesso non si sentira solo e voi vi potete dare poche colpe penso, tanto all'amico potrai sempre dirgli che come sta guidando è pericoloso, che sta bevendo troppo o che non deve fumare, ma ci si accorge tardi a volte che la bischerata dell'amico era forse un consiglio prezioso ed è solo perchè ci vuole bene che ci avverte...
Da quanto ho capito aveva il monter per stare più tranquillo e la motardozza per le sparate in pista, anche se ci aveva già pensato comunque siamo sempre impotenti di fronte a queste cose purtroppo...

vi faccio le più sentite condoglianze a tutti quelli che lo conoscevano e a quelli che avrebbero voluto conoscerlo dopo i racconti delle vostre meravigliose avventure...

scusate ho scritto di fretta, male e i temi non mi sono mai piaciuti ma volevo partecipare al lutto di un altro motociclista... "...strana meravigliosa gente..."

7Joker,tranquillo ognuno di noi ha il diritto di reagire a cose come questa come meglio crede.
Le tue parole sono un segno che la moto é passione per tutti,a dispetto di età,tipologia di moto o di andatura.
Siamo una grande famiglia noi motociclisti,e in Toscana ci sono grandi persone,e quando se ne vanno lasciano un vuoto devastante.

Riccardo. Io non l'ho conosciuto, tramite Briele però stavo per prendere il suo Wr e dargli il mio TDM. Per questo mi sento vicino e partecipe del vostro dolore.

Ancora una volta un centauro che non tornerà a casa dalla sua famiglia.

Io ho fatto le mie scelte mesi fa, quando ho capito, dopo aver preso un volvo 760 con la mia moto, che la strada poteva trasformarsi in una trappola mortale. A me è andata bene una volta, e esattamente come Rikka, sono stato colpevole solo di aver valutao male una curva. A chi non è capitato almeno una volta ?

Il dispiacere è tanto, mentre io e Briele eravamo nel bosco con le nostre moto, un motociclsta stava andando incontro al suo triste destino.

Mi spreco ancora una volta in un appello ormai trito e ritrito: ANDATE PIANO.

Oramai da quando è successo ce l'ho in mente,con Rikka avevo interagito anche in MP e sinceramente mi aveva fatto molto piacere che lui tenesse alla mia presenza quà,quando viene a mancare un collega motociclista c'è sempre una gran tristezza io poi questa esperienza l'ho vissuta personalmente e in diretta nel 1999 quando il mio miglior amico motociclista e compagno di tutte le scorribande sulle 2 ruote si è scontrato frontalmente con un pulman,non nascondo che per me è stato un trauma mostruoso,la scena di lui sdraiato senza vita me la ricorderò per sempre,quello per me è stato l'inizio della fime di una passione e cioè dei giri per strada,purtroppo non ce l'ho fatta a continuare e alla fine ho preferito andare meno in moto ma + intensamenete,certo i giri per lo Spino o per la Consuma,per bocca seriola mi mancano ma per come ero diventato anzi per come eravamo diventati forse "sicuramente" è stato meglio metterci una pietra sopra,mi dispiace molto per quello che è successo ad una persona che poteva diventare un amico e per il quale avrò sempre un rispetto infinito.

Pres ha scritto:
Non voglio fare moralismi o roba simile, la sfiga se arriva arriva lo dico sempre, vorrei solo tenerla il più lontano possibile da tutti, vorrei solo che ognuno di noi si fermasse un minuto a pensare e riflettere .

Come ti capisco!
Non conoscevo Rikka di persona , ma so cosa si prova quando muore un'amico caro purtroppo!
Ne ho perso uno 16 anni fa in un'incidente stradale e tuttora c'è la ferita dentro.
Diciamo che la sua è quella che non si rimargina mai del tutto , ma ne ho tante altre più piccole risarcite ma con cicatrice.Eccone un'altra.
Hai pienamente ragione quando dici che la sfiga arriva punto e basta!
Pensa che quel mio amico non doveva essere su quella macchina , ma un'altro gli cedette il posto per andare a dormire...
Di 5 solo 2 si salvarono! il guidatore e il passeggero...

Pres ha scritto:
Vorrei che si cercasse di prendere coscienza di quello che accade, vorrei che non fosse solo un fatto da ricordare ma anche qualcosa che ci portiamo dietro ogni volta che andiamo in strada anche solo per prendere un caffè .

Purtoppo invece , almeno io , quando do gas non ci penso quasi mai e sfido la sorte!
Tutti la sfidiamo , chi più chi meno , pensa solo se Rikka si fosse preso un caffè al bar ritardando di 5 minuti il passaggio in quella curva.
La curva sarebbe stata vuota e magari ci avrebbe lasciato pure una bella sgommatina di potenza.

Condoglianze ai familiari e a tutti gli amici.

ciaoooooooooo

E' passata una settimana , ancora non sò se è un incubo o se è vita reale .
Vedi video su youtube e dici : Waoh !... Bello !!! Ma lo vedi sempre con un certo distacco !
Leggi notizie sui giornali e dici :MMM... E' successo a 300 km di distanza !
Lo senti al telegiornale e dici : Bho , non lo conoscevo !
E' vero , siamo una grande famiglia , dove non contano i km di distanza , dove non conta se ti conosci da una vita , da un' anno , o semplicemente ti sei scambiato un saluto con una "V".
Puoi essere distante pur essendo a 20 cm dall' altro , e puoi essere vicino nonostante i 1000 e chi sà quanti km di distanza che ti separano dall' altra persona . Fattostà che con la nostra passione si azerano i km di distanza e anche dopo 2 minuti che hai conosciuto un' altro appasionato lo senti come un fratello !
Io Rikka l' ho conosciuto 4 anni fà , dove ho conosciuto gran parte di voi , a quel distributore dell' agip a poggibonsi ... dopo 3 anni che andavo in giro solo come un cane randagio , in cerca di un' altro pazzo che avesse un motard e niente ... non piaceva a nessuno . Un bel giorno esco da una curva e... Toh ! Un motard , o , un' altro , 3 , 4 ... una quindicina di motard ! Senza saperlo , senza fissare con nessuno trovai i sommeliers in raduno ! non avevo mai visto tanti motard come quel giorno ! Mi chiesero : Ti unisci a noi ? COME NO ! e quando li ritrovo tutti questi motard tutti insieme !
Da allora sono diventato ancora di più amante del motard , delle belle girate IN COMPAGNIA , dello stare insieme !
Ho iniziato a frequentare la pista ... anzi , abbiamo iniziato a frequentare la pista , abbiamo fatto il toscano ... più che toscano abbiamo fatto i fermi toscani , ma ci siamo divertiti come bambini !
Ci siamo presi tanto per il culo , io lo chiamavo TAKKINO e lui mi chiamava GONFIO , io gli dicevo che i gelati sammontana erano meglio e lui mi diceva che la sammontana faceva gli stessi gelati dell' algida , ma peggio , lui mi chiedeva quante lampadine avessi fatto bruciare e io gli dicevo che avevo fatto " solo " un cortocircuito , io gli dicevo che la sua moto non aveva un c@zzo di potenza , e lui mi diceva che la mia pesava 15 kg in più ! Su una cosa eravamo d' accordo : son 2 biciclette !
Ultimamente eravamo sempre insieme , quando per la giratina su strada , quando in pista , quando alle gare ... quando per una semplice pizza tra amici ! Penso che almeno un giorno per finesettimana eravamo con queste biciclette sotto al culo , almeno che non piovesse , altrimenti non era un finesettimana degno di essere chiamato tale !
Gli piaceva tanto chiacchierare , quando ci sentivamo la chiamata minima era di 30 minuti ! ma spesso erano 50 minuti ! Mi raccontava tutte le sue avventure tra crf e wr !
Ultimamente era il crf a dargli un pò di problemi , sembra che con il freddo di questo inverno gli entrava la benzina nel blocco motore ! Allora telefona per montarci un termometro , e dove và posizionata la sonda , lo prendo con le batterie o da collegare all' alimentazione della moto ?
Dopo una settimana mi telefona e mi dice : Vuoi dare di bischero a un grullo ! e io : Sono sempre in comodo ! e lui : Il termometro è nella strumentazione di serie ! e io : Te sei GONFIO !
2 o 3 settimane fà l' aquisto del monster , forse perchè si era convinto che il crf era troppo corsaiolo per usarlo tutti i finesettimana su strada ? Boh , non lo sò , non ho avuto il tempo di chiederglielo !
Abbiamo passato momenti troppo belli per descriverli , ci siamo presi dei rischi da fermarsi e dire : O , ma dove c@zzo andiamo a queste velocità ! E poi , un giretto tranquillo si trasforma in una giornata orribile !
Ragazzi , io non sò ancora se vendere tutto , se usarla solo in pista , se tornare in strada ; non lo sò e non me ne frega nulla ora come ora ! Sò solo una cosa , qualsiasi cosa scelga non voglio perdere la vostra compagnia !
I veri amici si vedono nel momento del bisogno , e voi ci siete stati , e sò che ci sarete !
Un abbraccio enorme a tutti i sommeliers , ma soprattutto un abbraccio enorme al mio sommelier più vicino !
E' stato un piacere aver condiviso con te la nostra passione !

Bellissimo e disarmante al tempo stesso leggere le tue parole......mi fà un piacere enorme pero' quello che hai scritto.
Non passa giorno che tutti voi,nessuno escluso,mi passiate almeno un istante nella testa.
Cio' và oltre la passione per la moto e l'amicizia,si tratta di quel rispetto negli altri che in Toscana poi é ancora di largo uso.
Sarebbe stato meglio non conoscere Rikka,per non avere questa ferita dentro.Ma anche se per "poco" tempo cosa avre perso nel non conoscerlo.....sarei una persona "peggiore"se non avessi conosciuto i Sommeliers.
E allora grazie Riccardo per quello che hai dato a tutti noi,Sommeliers per sempre.